Mortalità precoce dopo ablazione con catetere della tachicardia ventricolare nei pazienti con cardiopatia strutturale
Nei pazienti destinati all'ablazione con catetere a radiofrequenza ( RFCA ) della tachicardia ventricolare nel contesto della cardiopatia strutturale, la mortalità post-procedurale precoce non è stata studiata.
Uno studio ha valutato la mortalità precoce dopo l'ablazione con catetere della tachicardia ventricolare correlata alla cicatrice.
Le associazioni tra variabili cliniche e procedurali e la mortalità precoce entro 31 giorni dalla procedura sono state testate in pazienti con cardiopatia strutturale sottoposti ad ablazione della tachicardia ventricolare in 12 Centri internazionali.
Su 2.061 pazienti ( età media 62 anni, frazione di eiezione ventricolare sinistra [ FEVS ] 34%, eziologia ischemica 53% ), la mortalità precoce si è verificata in 100 ( 5% ).
In totale 54 pazienti ( 3% ) sono deceduti prima della dimissione ospedaliera ( mediana 9 giorni dopo la procedura, 25% per tachicardia ventricolare refrattaria ), di cui 12 ( 0.6% ) dopo una grave complicanza correlata alla procedura.
Nell'analisi multivariata, i seguenti fattori sono stati trovati significativamente associati con la mortalità precoce: FEVS ( odds ratio, OR per riduzione percentuale: 1.12; P minore di 0.001 ), malattia renale cronica ( OR: 2.73; P=0.030 ), presentazione con tempesta di tachicardia ventricolare ( OR: 3.61; P=0.009 ) e presenza di tachicardia ventricolare non-tracciabile ( OR: 5,69; P=0.017 ).
In conclusione, in una coorte contemporanea di pazienti con tachicardia ventricolare correlata alla cicatrice sottoposti ad ablazione, la mortalità precoce si è verificata nel 5% dei casi.
Variabili cliniche e procedurali indicative di uno stato clinico peggiore ( bassa FEVS, malattia renale cronica, tempesta di tachicardia ventricolare e tachicardia ventricolare non-tracciabile ) e ricorrenza di tachicardia ventricolare post-procedurale possono predire la mortalità precoce.
L'identificazione di tali caratteristiche può richiedere un impiego precoce del supporto emodinamico o di altre cure per aiutare a mitigare le successive, potenziali, complicanze. ( Xagena2017 )
Santangeli P et al, J Am Coll Cardiol 2017; 69: 2105-2115
Cardio2017